#59. A CHE PUNTO SIAMO?
 

Prima o poi capita, nella vita, di arrivare al punto in cui ci chiediamo “Ma adesso, a che punto siamo” Insieme a questa domanda arriva anche l’esigenza di cambiare, di reinventarsi, magari ci si accorge di non essere, poi, così felici e di desiderare qualcosa di più. E non ne facciamo certo un discorso economico.

A me, come a tanti, è capitato. Un bel giorno stavo andando da un cliente, di quelli importanti, non tanto per nomea, ma per il tuo fatturato. Mi sono reso conto che quello che stavo facendo lì, per quel cliente, non mi appassionava più.

La battaglia interna che si vive in questi casi la conoscono un po’ tutti: “resisto e tengo botta per il bene del fatturato e del rapporto ultra-decennale ormai instaurato, oppure esco di scena nell’incertezza, nel calo di entrate ma dandomi nuova linfa vitale“. Vi lascio immaginare la scelta. 🙂

E’ normale che in qualunque cosa andiamo a cimentarci nasca la necessità di migliorare: nelle relazioni con il prossimo, nell’attività professionale, nella famiglia, nella nostra passione segreta.

Molti ignorano questa sensazione, soffocando questo desiderio e confinandolo in un angolo buio e remoto della nostra mente. E’ un’azione di difesa giusta: spesso non è il momento e il nostro firewall previene eventuali disastri. Ma la mente, e il cuore, sanno essere dei bastardi con una gran memoria e, prima o poi, riproporranno quella voglia di cambiamento.

Prima di qualunque “riforma”, però, è importante essere certi di dove siamo arrivati. Non tanto dove vorremmo andare, che rimarrà un’incognita, spesso anche quando “saremo arrivati”.

Elon Musk, prima di lanciarsi sui progetti per i quali tutti lo conosciamo, era un giovane e brillante laureato in fisica ed economia. Dalle buone doti tecniche e imprenditoriali, Elon lanciò una start up insieme al fratello, la Global Link Information Network diventata poi Zip2 e acquisita da Compaq nel 1999 per 307 milioni di dollari e 34 milioni in stock option!

Sapeva esattamente dove fosse prima di Paypal. “Ettecredo” direte, con 307 milioni di dollari! Certo, ma non si “limitò” a comprare un’isola in Micronesia e a vivere per sempre felice e abbronzato; al contrario, nello stesso anno, co-fonda la X.com, una specie di banca on line che gettò le basi proprio di Paypal.

Nonostante l’idea di iper-cinetico cerebrale che la maggior parte delle persone ha, Musk non ha mai fatto il passo più lungo della gamba. E così come lui, molti altri imprenditori e artisti di successo. Si è sempre concentrato sul dove fosse arrivato per poi ripartire con nuove idee, ben pianificate.

 
Keypoint: andarci piano non è mai un errore, prendersi un po’ di tempo per capire dove siamo e prepararsi al meglio è una cosa buona, sopratutto se sei alla conquista dell spazio. 🙂

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