Frugare nelle discariche” è uno dei compiti dell’artista: trovare il tesoro in mezzo a quel che altri hanno gettato, setacciare gli scarti della nostra cultura, fare attenzione a quello che gli altri ignorano.

Più di quattrocento anni fa, Michel de Montaigne, nel suo saggio Dell’Esperienza scrisse: “a parer mio, le cose più ordinarie, più comuni e conosciute, se sapessimo vederle nella loro vera luce, si rivelerebbero i più grandi prodigi…e gli esempi più mirabili“.

Per scoprire gemme nascoste non serve altro che uno sguardo puro, una mente aperta e la volontà di cercare l’ispirazione in luoghi che gli altri non vogliono o non riescono a frequentare; tutti amiamo cose che altri considerano spazzatura e traiamo ispirazione da quello che gli altri hanno scartato per qualsiasi ragione. 

Dobbiamo trovare il coraggio di continuare ad amare la nostra “spazzatura”, poiché ciò che ci rende unici è la particolarità e la gamma delle nostre influenze, i modi unici in cui combiniamo gli aspetti della nostra cultura che altri hanno definito “alti” e “bassi”. Una volta scoperto cosa ci piace veramente, non lasciamo che nessuno ci faccia sentire in colpa o, ancora peggio, ci induca a farci vergognare. Mai vergognarsi di ciò che amiamo e di ciò che questo ci da. Piuttosto rendiamo loro onore. 

“Frugare nelle discariche”

Quando condividiamo i nostri gusti – sì anche per i film horror di serie B – e le nostre fonti di ispirazione, dobbiamo avere il coraggio (e l’orgoglio, perché no?) di andare fino in fondo: non diventiamo come quegli sfigati che nei negozi di dischi si mettono a discutere su chi sia il gruppo o l’artista più rappresentativo di un genere piuttosto che un altro. Essere aperti e sinceri riguardo ai nostri gusti è il modo migliore per avvicinare persone con i nostri stessi interessi. 

Se si fosse vergognato del suo bizzarro stile e del suo progettare fuori dagli archetipi classici, non avremmo le opere immortali di Gaudì; se non avesse avuto l’ardire di presentare opere come 4’33” o Living Room Music, nessuno conoscerebbe John Cage, che è considerato una delle personalità più rilevanti e significative del Novecento. Se oggi abbiamo la tecnologia Wi-Fi e la moderna telefonia lo dobbiamo a Hedy Lamarr, star di Hollywood e ingegnere che sviluppò, grazie al suo coraggio e alla sua intelligenza, un sistema di guida a distanza per siluri dando un contributo straordinario alla guerra contro il nazismo.

 “Non più la luna è cielo a noi, che noi a la luna”, così dice Giordano Bruno, un innovatore assoluto della filosofia rinascimentale e un “visionario” della modernità che ben lungi dall’essersi tirato indietro davanti ad un mondo religioso e scientifico tutt’altro che aperto e pronto all’ascolto. 

Potrei andare avanti per giorni e non riuscirei ad esaurire l’elenco di artisti, pensatori, scienziati e politici che, nonostante tutto, sono andati avanti senza “vergognarsi” del loro mondo, del loro pensiero. Certo, da un po’ di tempo, soprattutto nel mondo della politica, ci sarebbe davvero da vergonagnarsi…ma questo è un altro argomento e non credo che ne parlerò mai. 🙂 

 

 

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