Per “essere” e non finire per vivere e basta, è necessario assumersi qualche rischio. E’ uno di quei tormentoni peggio di quelli da villaggio turistico “all inclusive” bevande incluse e cocktail di benvenuto. Brrrr…
Molte persone si vivono addosso e, credendo di fare della loro vita un capolavoro si ritrovano, in realtà, a fare gli animatori al villaggio turistico Tropical Dream di “Pappa e Ciccia“. Se non lo ricordate o, peggio, non lo avete visto, qui trovate un piccolo estratto. 🙂
Il villaggio turistico menzionato – è una leggerissima estremizzazione, lo ammetto – lo trovo un parallelismo straordinario con quella che definiamo zona di comfort, ma che di confortevole ha solo l’apparente bambagia sintetica nella quale, troppo spesso, ci rifugiamo.
Una persona che ragione in modo creativo e fuori dagli schemi, cerca di elaborare strategie che lo facciano uscire dal solito binario che porta da A a B senza alcuna deviazione, senza che i suoi orizzonti si possano evolvere. Celebra la strada complicata, la novità, il rischio. Anche il dissenso.
Uscire dall’autostrada e farsi qualche chilometro di pista ci potrebbe riservare sorprese straordinarie e metterci davanti a problemi che non sapevamo nemmeno potessero esistere. Si fa tanto parlare di problem solving, ma in una situazione completamente nuova, saremmo in grado di districarci, cercando di uscirne se non illesi, il meno acciaccati possibile?
PRENDERE LO STERRATO E SCHIVARE L’AUTOSTRADA
La risposta è no, e non perché siamo degli imbranati rintronati, ma perché non ci siamo allenati, non abbiamo fatto pratica, perché siamo andati per una vita in autostrada o sui binari.
Concetti simili li abbiamo già affrontati nell’articolo “SMETTIAMO DI CERCARE UN SENSO” e nell’articolo “LA STRADA SBAGLIATA E’ QUELLA GIUSTA”
L’avventura, il rischio (possibilmente calcolato) sono piste verso il successo personale, verso la soddisfazione e il coronamento dei propri obiettivi. Seguire il desiderio di esplorare nuovo opportunità, intraprendere percorsi sconosciuti, dissestati, ci permetterà di fare il pieno di adrenalina. Tirare le freccette alle ore 16.00 davanti al bar della piscina, o fare 21 minuti di zumba pre aperitivo non ci darà la giusta “tensione”. 🙂
Troppe persone non vivono e si trascinano: aggiungere meraviglia alla propria esistenza non può che giovarci. Le novità ci miglioreranno, anche se l’esperienza apparentemente ci sembrerà negativa, è molto probabile che ci porterà comunque qualcosa. Ricordiamoci che l’unico modo per non sbagliare è stare fermi e solo i morti stanno fermi. Siamo forse morti?
Abraham Maslow, uno degli psicologi più influenti del secolo scorso, dice che
“La vita è un processo in cui si deve costantemente scegliere tra la sicurezza (per paura e per il bisogno di difendersi) e il rischio (per progredire e crescere). Scegli di crescere almeno dieci volte al giorno.“
Amare è rischioso, ma non farlo è uno sbaglio. In certi casi, per vivere, è preferibile correre il rischio di sbagliare.