“Fermarsi” è la pratica basilare della meditazione. Per restare pienamente in focus, concentrati e proliferi, dobbiamo imparare il modo di fermare le preoccupazioni, le ansie, le inquietudini e le tristezze, in maniera da ritrovare la pace e la felicità e tornare a sorridere.

Perché fermarsi?

Quando le cose non vanno bene, è consigliabile fermarsi per impedire alle energie sgradevoli e distruttive di continuare il loro corso. Fermarsi non significa reprimersi; significa, in primo luogo, calmarsi. Se vogliamo che l’oceano stia calmo, non ne buttiamo via l’acqua. Tolta l’acqua, non rimarrebbe nessun oceano. Quando notiamo in noi la presenza di rabbia, paura e agitazione, non dobbiamo buttarle via. Dobbiamo soltanto fermarci, inspirare ed espirare coscientemente e ciò dovrebbe bastare a calmare la tempesta.

Facile? No, tutt’altro. Quello di stare calmi, fermarsi e recuperare equilibrio in un momento di rabbia, paura o agitazione è tutt’altro che semplice. Ma non dobbiamo aspettare la tempesta per cominciare a esercitarci, ed è questo il trucco, se così vogliamo chiamarlo. 

Quando non stiamo soffrendo, il respiro cosciente ci farà sentire in pace e in pieno equilibrio, e questo è il modo migliore per prepararsi a occuparsi delle difficoltà quando insorgono. Le difficoltà non si faranno attendere, lo sappiamo bene tutti, ma la cosa importante è farsi trovare pronti ad affrontarle al meglio.  

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