BENEDIRE
 
Deve essere semplice! Cosa? Tutto! Proviamo a riassumere ciò che abbiamo in mente, ciò che stiamo per realizzare o il progetto che ci è stato commissionato in una sola frase. Anche se è uno sforzo. Ricordi la formula E=mc2? Poi ci torneremo.
Capita, a volte, di perdersi in un linguaggio troppo complesso o usare parole che ci facciano apparire più intelligenti e colti invece di esserlo per davvero. Il test per capire se la nostra idea ha qualche falla è molto semplice, io la usa costantemente…anche prima di aver avuto un figlio. Provo a spiegarlo ad un bambino di 5 anni e, se non lo capisce, allora c’è quasi sempre qualcosa che non funziona. 🙂

E=mc2 è semplice!?

Riprendiamo la formula di Einstein. Con quanta eleganza e (apparente) semplicità ha spiegato un concetto complesso e, fino a quel tempo, misterioso? Per lo scienziato la semplicità era la chiave del suo pensiero, nel lavoro e nella vita. Si radeva con il sapone e non con la schiuma da barba pensando “perché usare due saponi? Troppo complicato”. Pensava che le equazioni del tempo per spiegare le leggi elettriche e il magnetismo fossero troppo complesse e poco “fruibili”. Alla presentazione della teoria sulla relatività spiegò di essere stato spinto a formulare nuovi formule e nuovi concetti scientifici perché quelle già esistenti erano “brutte” e complicate.
 
Troppi artisti, professionisti, sedicenti guru, si nascondono dietro ad un linguaggio tecnico e complicato, ma un approccio di questo tipo spesso cela la mancanza di un’idea o di un concetto davvero interessante.
 
Quando Steve Jobs presentò per la prima volta l’iPhone il 9 gennaio 2007 al MacWorld Conference & Expo in 14 minuti spiegò ciò che quell’oggetto avrebbe fatto: rivoluzionato per sempre il modo di comunicare. E lo fece con parole semplici, che chiunque avrebbe capito senza addentrarsi in dettagli tecnici di poco interesse o interessanti solamente a qualche “nerd” tecnologico.
 
Diciamo una cosa sola, ma diciamola bene. Solo così la nostra idea sarà accettata a braccia aperte 🙂

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