Giocare…Da quando sono papà, mi sembra di non giocare mai abbastanza con mio figlio. Sicuramente la sua percezione è quella che non è mai abbastanza e, forse, ha ragione. In qualche modo un bambino ti “costringe” a giocare, liberandoti dalla responsabilità di farlo per i fatti tuoi.
Non sono mai stato un grande fan de “Il piccolo principe“, ma c’è una frase che mi è sempre piaciuta: “Tutti i grandi sono stati bambini una volta. (Ma pochi di essi se ne ricordano)“.
Non so esattamente cosa volesse intendere Antoine de Saint-Exupéry, ma sicuramente ha centrato il mio pensiero.
Non so esattamente cosa volesse intendere Antoine de Saint-Exupéry, ma sicuramente ha centrato il mio pensiero.
Quando è stata l’ultima volta che vi siete infilati stivali e impermeabile e siete andati fuori a giocare sotto la pioggia? E a saltare dentro le pozzanghere?
E’ strano come, ad un pensiero del genere, ci venga istintivo pensare di non andare perché c’è fango, perché ci si sporca, perché è una scocciatura; mentre nei bambini capita esattamente il contrario. I bambini, che sono composti per l’80% di istinto, 15% di energia e 5% di catarro, hanno l’istinto ribaltato…o è successo qualcosa al nostro? Quali incidenti abbiamo subito per addomesticare in questo mondo l’istinto?
CONTINUIAMO A GIOCARE
Johan Huizinga, storico preciso e rigoroso, oltre che studioso delle dittature, quindi non proprio un giullare di corte, scrisse: “Si possono negare quasi tutte le astrazioni: la giustizia, la bellezza, la verità, la bontà, lo spirito, Dio. Si può negare la serietà ma non si può negare il gioco”. Era il 1938 quando pubblicava “Homo Ludens“.
Huizinga sostiene che il gioco rappresenta un fattore preculturale ed istintivo e che esula dall’educazione, dalla cultura e dalla società. Un elemento trasversale che accompagna la vita di ogni essere vivente asserendo, con cognizione, che anche gli animali giocano.
Il gioco è la miglior metafora con la quale spiegare la vita: regole inventate, si può partecipare soli o in compagnia, sfide continue, gare, espressioni di sé e creatività. Nel gioco c’è tutto, imprevisti compresi. Avete presente il Monopoly vero? 🙂
Keypoint: infiliamoci stivali e impermeabile e andiamo a saltare nelle pozzanghere! 🙂