#327. “SMART” OFFICE

Oggi voglio raccontarvi qualcosa di diverso: voglio parlare di “smart office”, l’ufficio mobile sempre connesso. “Ma perché ce lo devi raccontare? A noi, in fondo cosa ce ne frega?” In effetti sono domande assolutamente lecite, soprattutto nei miei confronti che non sono avvezzo nel dare consigli e, anche questa volta, non mancherò al mio credo. 🙂

La cosa interessante è che io NON voglio vendere nulla a nessuno e ciò che leggerai è la personalissima idea di “set up” e nulla di più, ma credo che, al di là dei prodotti che utilizzo e che, magari, potrei menzionare, il metodo possa essere, in qualche modo replicato o, almeno, utilizzato come spunto.

Ognuno ha il suo schema, il suo personale assetto e, una volta che questo risulta consolidato e perfettamente calzante per le nostre esigenze, diventa complesso abbandonarlo. Lavorando nell’informatica è complicato pensare di avere qualcosa di consolidato nel tempo, vista la costanza con la quale la tecnologia ci cambia le carte in tavola ogni giorno, ma da qualche anno ho trovato un buon compromesso che riesce a rendermi produttivo senza impazzire…troppo.

Il concetto è molto semplice ed è quello dello smart office. Nasce dalla necessità di avere con sé il proprio ufficio essendo, per buona parte della giornata uno smart worker.

Ma cos’è lo smart working? Secondo l’osservatorio del politecnico di Milano è “una nuova filosofia manageriale fondata sulla restituzione alle persone di flessibilità e autonomia nella scelta degli spazi, degli orari e degli strumenti da utilizzare a fronte di una maggiore responsabilizzazione sui risultati.”

Come si evince chiaramente dalla definizione dell’Ateneo Milanese, i dettami dello smart working sono legati alla figura del dipendente perché, per natura del tipo di lavoro, la restituzione di cui si fa menzione, sarebbe già insita nella scelta di fare l’imprenditore e non in quella del dipendente.

Ma sappiamo che la realtà è diversa, nessuno, da quando esiste la tecnologia, è più libero ma, anche se smart worker, sei ancora più rintracciabile, disponibile e connesso. Se vai in vacanza leggi le mail, se fai un weekend ti porti il computer: ti possono chiamare in ogni momento, a qualsiasi ora. Ormai, molti dipendenti – non la maggior parte per ora – vivono come liberi professionisti e imprenditori, always on.

Cosa uso per rendermi la vita meno difficile? Partiamo dal presupposto che non disdegno tutto ciò che è offerto dal Cloud. Uso il Cloud da ben prima che si chiamasse così, ma non ritengo opportuno lasciare su un servizio cloud tutti i miei dati, per tre motivi: sicurezza, connettività, fruibilità. Fra qualche anno gli ultimi due aspetti problemi saranno marginali, quando non esistenti, ma cresceranno viepiù gli attacchi verso queste piattaforme.

Viceversa, se dovesse avere la meglio la sicurezza avremmo sicuramente dati più protetti ma meno fruibili e decisamente meno smart. Io ho deciso di avvalermi di una serie di strumenti rispondenti alle mie esigenze, al di là delle mode e degli status che, messi a lavorare sinergicamente, danno ottimi risultati.

Il mio smart office prevede:

  • Un piccolo ma potente portatile Surface Pro. Quasi 3 anni di utilizzo e mai un acciacco.
  • Il sistema smart write di Moleskine. Visto che mi piace scrivere a mano e, al contempo, desidero tenere i mie appunti anche in formato digitale, questa è una delle soluzioni migliori che abbia trovato fino ad ora. Funziona perfettamente anche con il Surface, grazie alla App per Windows 10.
  • Una soluzione ibrida per l’accesso ai dati. Un paio di servizi cloud (meglio diversificare) e un hard disk esterno…WiFi. Un oggetto fantastico che permette anche di fare da HotSpot personale. Lui si aggancia ad una rete WiFi e i tuoi device possono utilizzare l’HD per navigare, scaricare la posta e, naturalmente, consultare l’HD.
  • Un iPhone 6 (no, non ho l’ultimo modello :)) che oltre a tutto quello che può fare, mi fa anche da HotSpot Wifi in caso di mancanza di rete pubblica.
  • OneNote per gli appunti. E’ un software di Microsoft poco utilizzato e pochissimo conosciuto ma di una potenza fuori dal comune. E’, per ora, il miglior software per appunti in circolazione insieme ad Evernote che, comunque credo sia un gradino sotto. Se non altro per la piena compatibilità con gli altri prodotti della suite Office.
  • Una biro e un blocco di carta. Perché è tutto molto bello, ma se le batterie cedono…

Lo “smart” office di un paio di anni fa…ora un po’ più ricco, ma poco.

E ora 🙂

Tutto questo è perfettamente sincronizzato così da avere ogni informazione ovunque e in tempo reale.

Keypoint: bastano davvero pochi strumenti per avere un ufficio viaggiante completo, potente e leggero.

Spread the word. Share this post!

Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *