© Ayane Shindo

NUOVE FRONTIERE DALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE IN MUSICA
Il ballerino giapponese Kaiji Moriyama, suona un pianoforte Yamaha grazie all’intelligenza artificiale

La luna si vestiva “blue-sangue”, diverse centinaia di milioni di nasi in tutto il pianeta, erano proiettati verso lo spettacolare evento astronomico. Era il 31 gennaio 2018 e, oltre allo spettacolo del nostro amato satellite, la Yamaha Corporation annunciava ufficialmente che “la tecnologia di intelligenza artificiale di Yamaha (AI) ha permesso al ballerino di fama mondiale Kaiji Moriyama, di controllare un pianoforte con i suoi movimenti.

Grazie all’intelligenza artificiale e ad una sofisticata rete di sensori , la Yamaha Corporation ha implementato una tecnologia capace di cogliere i movimenti del corpo trasformandoli in musica.
Come testimonia il video, il ballerino Kaiji Moriyama è stato in grado di suonare un pianoforte danzando durante una performance con la Berlin Philharmonic Orchestra Scharoun Ensemble!

In realtà la notizia è di novembre 2017, ma Yamaha ha reso ufficiale questa performance solo il 31 gennaio del 2018. Il concerto, tenutosi a Tokyo il 22 novembre 2017, è stato intitolato “Mai Hi Ten Yu” (“l’arte di conservare l’essenza nello spirito nel processo di interiorizzazion“….no non è vero, non ho idea di cosa voglia dire 🙂 ) ed è stato sponsorizzato dalla Tokyo University of the Arts e dalla Tokyo University of the Arts COI. Yamaha ha fornito un sistema originale, in grado di tradurre i movimenti umani in espressione musicale utilizzando la tecnologia AI, come cooperazione tecnica per il concerto.

L’intelligenza artificiale utilizzata e attualmente in fase di sviluppo, è capace di identificare il movimento di un ballerino in tempo reale. Il funzionamento di base è tanto elegante e , in apparenza semplice, quanto complesso nella sua infrastruttura.

Al ballerino vengono applicati, mediante ventose, quattro sensori principali che raccolgono i movimenti traducendoli in segnali (MIDI); a questo punto il sistema, grazie ad un database proprietario che mette in relazione melodia e legazioni permette all’intelligenza artificiale di tradurre i movimenti del ballerino in appropriati dati melodici. Il sistema invia quindi i dati MIDI ad un pianoforte Yamaha Disklavier ™ che si fa “performer” a tutti gli effetti.

Schema di funzionamento – Copyright Yamaha Corporation ©2018

 

Questo il video ufficiale della performance.

Per un appassionato di tecnologia e musica una notizia così fa saltare sulla sedia, ma ammetto che non mi ha sorpreso particolarmente. L’intelligenza artificiale ormai è una realtà consolidata e non mi meravigliano i suoi “usi”. Quello che però trovo estremamente affascinante è la speranza di poter superare barriere, sia fisiche che psicologiche, che permetteranno ad un numero sempre maggiore di persone di accedere più attivamente alla vita culturale, sociale, artistica, scientifica.

Ci sono pericoli? Certo, come in tutte le cose, ma così come non possiamo condannare le automobili perché accadono incidenti, non dobbiamo demonizzare a priori lo sviluppo tecnologico.
L’intelligenza artificiale, lo IOT, il cloud, la criptovaluta, l’automazione e l’avanzare della tecnologia, devono essere utilizzate con criterio, senza MAI dimenticare che sarà il digitale ad essere a nostro servizio, e mai il contrario.

Link all’articolo Yamaha.

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