Essere un imprenditore è un’esperienza affascinante e allo stesso tempo impegnativa, a volte davvero difficile. Soprattutto in Italia…

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Una delle sfide più complesse, è comunicare alle persone che lavorano con te il senso di responsabilità che tu provi nei confronti dei clienti. Tu metti il massimo impegno, ma non sempre chi lavora con te riesce a condividere appieno questo spirito. Tuttavia, quando incontri le persone giuste – quelle che capiscono il tuo “disegno” – si crea un momento magico in cui pensi: “Wow, ho un team…sono competenti, e spesso migliori di me! E stiamo collaborando insieme.” In quel momento, capisci di non essere più un libero professionista, un batttore libero.

Da battitore libero ad imprenditore

Ti rendi conto di essere meno solo. Capisci, o almeno speri, di aver costruito qualcosa di nuovo, importante e solido. Non si tratta solo di forme giuridiche o sigilli notarili, ma della sensazione di aver condiviso qualcosa di prezioso con gli altri e di avere la consapevolezza che, almeno per un po’, qulla strada la farai insieme ad altri. Io credo nella leadership, e credo di poter essere un leader, nel senso buono del termine, ma non credo nel dominio. Non credo che un leader debba essere sempre in cima in ogni contesto.

L’atteggiamento è importante, ma ogni pioniere si trova spesso in territori sconosciuti, dove si sente fuori luogo, spaesato, insicuro. Anche il più grande leader ha bisogno di mentori, di una guida, anche temporanea, che possa essere di aiuto, magari anche solo in determinati contesti. Ho imparato nel corso degli anni, sia come imprenditore che come libero professionista, che la vera leadership è qualcosa da condividere.

È un processo di apprendimento reciproco, una collaborazione in cui ognuno porta le proprie competenze uniche per affrontare le sfide. In fondo, è nella condivisione della leadership che risiede la vera forza e la crescita collettiva. Ecco perché voglio ringraziare le persone che lavorano con me (anche chi lo ha fatto nel passato), perché senza la squadra con la quale ho la fortuna di condividere le sfide e le opportunità quotidiane, probabilmente adesso sarei a cogliere i limoni in qualche fazenda brasiliana. GRAZIE.

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