Buzludzha, formalmente conosciuto come la casa-monumento del partito comunista bulgaro, il palazzo sembra provenire da un film di fantascienza degli anni Cinquanta. Un nuovo viaggio “particolare”. 

Questo monumento, situato sul monte Buzludzha a un’altezza di 1441 metri, e distante12 chilometri dal passo di Shipka, è il più grande edificio costruito in Bulgaria a scopo ideologico-propagandistico. Arroccato su un alto promontorio dei monti Balcani, somiglia a un grande disco volante di cemento, ornato con slogan che inneggiano al partito comunista.

La storia del palazzo

Nel 1891, dopo l’espulsione dal territorio bulgaro degli ultimi turchi dopo 500 anni di dominio ottomano, fu qui, sul monte Buzludzha che i rivoluzionari socialisti, come Dimitar Blagoev, si incontrarono segretamente per porre le basi del partito socialdemocratico bulgaro dei lavoratori -il precursore del partito comunista bulgaro.

La casa-monumento del partito comunista bulgaro venne inaugurata novant’anni più tardi, nel 1981, per commemorare sia la liberazione dal dominio turco, sia la vittoria del 1944 contro la dominazione nazista di Hitler. L’edificio divenne ben presto il quartier generale del partito comunista bulgaro, tanto che il monumentale viale di ingresso accoglie una gigantesca statua di Blagoev.

La costruzione del palazzo è stata possibile grazie a fondi governativi e donazioni per un importo pari a circa 14.186.000 leva (circa 7 milioni di euro). ti monumento è stato progettato dall’architetto Georgi Stoilov e ci sono voluti sette anni e 6 mila lavoratori per costruirlo, guidati dal generale Delcho Delchev, capo della sezione di ingegneria civile “Stara Zagora”.

Più di 60 artisti bulgari hanno collaborato alla progettazione e alla realizzazione di mosaici e dipinti che rappresentano temi centrali per la propaganda sovietica tradizionale, come la famiglia, la rivoluzione, la lotta tra ricchi e poveri, la guerra contro il capitalismo e persino i viaggi nello spazio.

Al suo interno si trovavano, inoltre, i ritratti degli ex leader bulgari del partito comunista. La stella sovietica che adornava la torre dell’edificio era tre volte più grande di quella del Cremlino e, nei suoi tempi d’oro, questo luogo è stato considerato una delle più grandi icone del mondo comunista. Caduto il governo nel 1989, il monumento, proprietà del partito comunista, venne ereditato dallo Stato nel 1991.

La situazione attuale 

Da quel momento il suo stato di conservazione è andato peggiorando. I ritratti di Ludmila e Todor Givkov sono stati immediatamente distrutti. Gli ornamenti in rame degli interni sono stati rubati e l’edificio si sta lentamente sbriciolando; saccheggiatori e vandali costantemente danneggiano finestre e sottraggono ciò che rimane degli ultimi mosaici.

A oggi, il monumento è completamente abbandonato e nessuna istituzione pubblica sembra preoccuparsi della sua conservazione o ristrutturazione. Perfino la grande stella rossa che si erge sulla sua sommità è stata crivellata da diversi colpi di pistola. 

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