#57. ISLANDA, LA SCUOLA DEGLI ELFI

Quando nel 2010 Árni Johnsen, parlamentare islandese, uscì indenne da un incidente stradale, sapeva chi ringraziare: gli elfi! Dopo 5 capriole, il suo SUV si era fermato accanto ad un masso di 30 tonnellate. Johnsen, convinto che diverse generazioni di elfi abitassero in quel masso, concluse che avevano usato la loro magia per fermare l’auto evitando così lo scontro fatale…per entrambi.

Quando un cantiere stradale richiese la rimozione di quel masso, lui lo trasportò a casa sua per assicurarsi che i suoi abitanti (gli elfi…) continuassero a vegliare su di lui.

Le bizzarre credenze del parlamentare non sono certo insolite. Secondo il folklore islandese, infatti, migliaia di elfi, fate, nani e gnomi – chiamate creature “nascoste” (Huldufolk in islandese) – vivono in rocce e alberi in tutto il Paese.

Non meraviglia che l’unica scuola sugli elfi del mondo si trovi proprio nella capitale islandese Reykjavík. Lo storico  Magnús Skarphéðinsson, che per decenni ha documentato gli incontri delle persone con gli Huldufolk, fondò la scuola nel 1991. Le lezioni si concentrano sulle caratteristiche “distintive” delle 13 varietà islandesi delle creature nascoste.

La scuola offre anche un corso di 5 ore dedicato ai turisti, che comprendono anche una visita guidata agli habitat degli elfi cittadini. Gli studenti, alla fine del corso, ricevono un diploma che attesta la loro competenza in “Ricerca delle creature nascoste“.

Skarphéðinsson non ha mai visto un elfo. Le cose che sa del loro aspetto e comportamento vengono tutte dalle centinaia di testimonianze che ha raccolto dalle persone che affermano di essere entrati in contatto con loro. Anche se Skarphéðinsson  ha dedicato 30 anni della sua vita alla materia e considerata la massima autorità sugli elfi, mantiene un certo senso dell’umorismo in tal senso.

Alla fine della lezione è uso e costume servire caffè e frittelle, raccontando delle persone che vanno da lui e dicono “giuro che non sono drogato, ma ho visto qualcosa di davvero stranissimo…” 🙂

Cosa ci sia di vero e, soprattutto, che una storia simile sia credibile, è quantomeno borderline, sta di fatto che l’Islanda è un davvero un luogo magico dove la popolazione è molto legata alle tradizioni che vedono protagonisti gli elfi e alla protezione dei luoghi naturali che fanno parte delle antiche leggende.

Non è di molto tempo fa, 2016, a decisione di annullare la costruzione di una superstrada per non deturpare un paesaggio molto  considerato, appunto, magico.

Petur Matthiasson, del dipartimento stradale di Reykjavik ha accettato di dare ascolto alla volontà della popolazione, come riporta la BBC:

“Non è certo cosa da tutti i giorni decidere di deviare una strada a causa degli elfi. È solo in questo caso che siamo stati informati della presenza di folletti proprio nel tracciato in cui avremmo voluto costruire la nuova strada. Dobbiamo rispettare il fatto che gli abitanti del luogo credano negli elfi e nei folletti.

In queste parole c’è più follia o rispetto? C’è più folklore o attenzione al paesaggio? La popolazione voleva proteggere un luogo dove secondo le leggende vivevano gli elfi e, nello stesso tempo, salvaguardare un’area naturale incontaminata. Anche grazie a queste bizzarre scelte politiche, il territorio islandese è quello che è ora, una terra straordinaria e unica: un pianete nel pianeta.

Ammetto che l’Islanda è stato uno dei paesi che ho visitato che più ha mi “stregato“. Essere in quelle terre così ampie e spaziose, nonostante sia una piccola isola, da l’idea di essere davvero in contatto con un universo a noi estraneo. Comunque, per paura di non vedere creature nascoste, il folletto me lo sono portato da casa, volevo avere un vantaggio competitivo… 🙂

 

 

 

 

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