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#250. DETOX DIGITALE

Dopo il “Dry January“, l’iniziativa del Regno Unito che invita a rimanere sobri per un mese e il “Stoptober“, quello dedicato al fumo, arriva anche lo “Scroll Free September“, un mese dedicato al detox dal mondo dei social network. Ad organizzarlo non è uno pseudo comitato di hippie anacronistici con la voglia del ritorno alle origini, ma la  Royal Society of Public Heath. Possibile? Sembra proprio di sì. La cosa che trovo incredibile è che quasi un mese prima di questa notizia ho proprio sentito in prima persona quel bisogno di disintossicazione.

Spinti da uno studio effettuato dall’European Research Council e dagli allarmanti dati di dipendenza da connettività, il Regno Unito ha deciso di promuovere questa campagna di sensibilizzazione che non vuole certo demonizzare i social network che “se utilizzati nel modo giusto, possono avere aspetti positivi per la salute mentale e il benessere“. Vuole essere una sorta di downshifting nei confronti della corsa al post a tutti i costi, allo scroll ormai disinteressato. 

La campagna ha lo scopo di focalizzare l’utente su quelli che potrebbero essere gli effetti negativi (fisici e psicologici) nell’utilizzo serrato dei social, e far crescere maggiore consapevolezza nell’utilizzo futuro, soprattutto nei giovani. 

Un dato interessante è che tra i quasi 350 mila iscritti all’iniziativa, la rappresentazione femminile risulta maggiore a quella maschile, delineando un trend di maggiore consapevolezza da parte delle donne…forse. 🙂

Non so se questa campagna aiuterà gli inglesi a dare un giro di vite all’approccio con i social network – in realtà non credo – ma, se da un lato il fatto che inizino a nascere queste iniziative a livello nazionale sia un bene, dall’altro evidenzia un problema serio che non sarà facile da aggiustare e il coinvolgimento a livello planetario è decisamente importante…si parla di qualche miliardo di persone, non sono brustolini. 

Keypoint: il futuro della comunicazione non può essere un’ansia. 

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