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#138. IL CASO COME RISORSA

Così come nella fotografia, in particolare quella di strada, il ruolo del caso dipende dalla nostra disponibilità a farlo accadere ed accettarlo. Gli imprevisti sono spesso deleteri o, quanto meno, non interessanti – ad esempio qualcuno copre un soggetto all’improvviso – ma può capitare che una situazione casuale dia un tocco altrimenti impossibile da ottenere. 

La fotografia come la conosciamo oggi, ci permette di cogliere il caso con estrema leggerezza e tranquillità: non rischiamo di sprecare pellicola, anche le piccole macchine compatte hanno modalità di scatto a raffica e possiamo vedere il risultato immediatamente dopo aver premuto il pulsante, cosa che, nella vita reale, si presenta ben poche volte. Quando capita sarebbe il caso, appunto, di approfittarne. 

La casualità può intervenire in vari modi, ma è fondamentale capire quando ci rendiamo conto di ciò che sta accadendo nel preciso momento in cui stiamo scattando e quando, invece, ce ne rendiamo conto solo dopo aver immortalato la scena. Anche nel nostro quotidiano sarebbe interessante capire quanto ci rendiamo conto di ciò che è accaduto fortuitamente e ciò che è stato merito nostro; tante volte confondiamo le cose, volendo credere di essere noi gli artefici di ogni singola situazione. Noi facciamo scelte, che influenzeranno ora benevolmente, ora impietosamente, quello che la casualità ha deciso comunque di riservare per noi. Siamo fatti di acqua, anima e caos. 

Si dice che il caso non esista e che sia semplicemente una concatenazione di eventi che portano ad un determinato risultato. Dal punto di vista matematico ha una sua logica: tutto sembrerebbe consequenziale se non fosse che, avendo a che fare con gli esseri umani, possiamo solo prevedere – con una certa probabilità – ciò che potrebbe accadere, ma la certezza risiede, per ora, in ben poche cose. 

Il compianto Stephen Hawking scrisse che Einstein sbagliò quando disse: “Dio non gioca a dadi”; i suoi studi sui buchi neri suggeriscono infatti “non solo che Dio gioca a dadi, ma che a volte ci confonda gettandoli dove non li si può vedere.” Un modo scherzoso, ma non troppo, per dire che molte “cause” sono figlie del caso, così come molte scoperte in campo scientifico, medico, fisico. Come abbiamo approfondito qui, il caso è un importante alleato della creatività e va rispettato.  

Keypoint: due sono i tiranni della nostra vita, il caso e il tempo. Facciamoceli amici.

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