I Beatles cantavano “With a little help from my friends” elogiando l’aiuto degli amici e il valore dell’amicizia. Il brano fu scritto appositamente per Ringo Starr che la cantò sul disco “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band“. Un brano scritto sotto forma di dialogo tra Starr e gli altri componenti dove le difficoltà e perplessità della vita vengono superate con, appunto, un piccolo aiuto da parte degli amici.
Da soli non è possibile avere successo. Esistono diversi tipi di amicizia e tutte vanno coltivate con amore e dedizione, ma gli amici che ci aiutano a raggiungere i nostri obiettivi, che ci fanno ragionare e che, a loro volta accettano di buon grado il nostro aiuto, sono quelli più importanti.
Avere una “cerchia sociale” ampia è utile, anzi, fondamentale, ma è la cerchia degli amici più stretti che ci stimolerà, incoraggerà e sosterrà.
Chiedere aiuto costa fatica, chi si arrangia lo sa bene, ma i nostri amici, quelli veri, preferiranno sentirselo dire piuttosto che vederci fallire. Non significa dipendere totalmente da altri; toccherà sempre a noi agire, loro ci aiuteranno, ma solo se lo chiederemo in modo chiaro.
L’AIUTO DEGLI AMICI
L’aiuto, inoltre, giunge sotto mille forme diverse perché diverse sono le persone, le loro esperienze e i loro metodi.
Leonardo da Vinci ebbe una bella e lunga amicizia con Isabella d’Este. Grazie a questa sincera amicizia, Leonardo riuscì a farsi conoscere nella corte di Mantova che, al tempo, era considerato uno dei salotti culturali e artistici più effervescenti d’Europa.
Una delle amicizie più salde della filosofia, e non solo, fu quella fra Karl Marx e Friedrich Engels, i due autori del Manifesto del Partito Comunista. Dopo la morte dell’amico, Engels proseguì a pubblicare le migliaia di pagine che Marx aveva lasciato manoscritte.