buon senso

Noi siamo quello che facciamo ripetutamente: l’eccellenza, quindi, non è un’azione, ma un’abitudine.
(Aristotele)

Abitudini”: una parola contrastante, che trova nella sua definizione pareri discordanti. E’ positiva oppure no? , E’ una parola a cui diamo un senso troppo superficiale. Qualcosa che giudichiamo ripetitivo, scontato, noioso. Eppure, come ci sono “abiti” belli o brutti, le “abitudini” possono essere buone o cattive. Come dei begli abiti, possiamo imparare a indossarne di nuove, e tutte buone. Dedicare un’ora al giorno a qualcosa di cui siamo appassionati. Imparare una cosa nuova. Leggere il capitolo di un libro. Fare mezzora di esercizio fisico. Discutere con i colleghi del futuro del nostro business. Già, ma come? Ancor prima che di motivazione, si tratta di fisiologia: i nostri 80 miliardi di neuroni sono connessi tra loro da “fili elettrici” (gli assoni) rivestiti da guaine di una sostanza chiamata mielina.

La ripetizione di un’azione produce mielina, così che, meglio è “isolata” la connessione tra i neuroni, migliore è la connessione. Più naturale, senza sforzo. L’azione diventa così abitudine, e l’abitudine abilità. “Indossare” una nuova abitudine richiede quindi un allenamento costante, passo dopo passo, strato di mielina dopo strato di mielina. Poco alla volta, per vincere la nostra naturale resistenza fisica al cambiamento.

IL CONSIGLIO: Per migliorarti, fissa obiettivi piccoli e concreti. Non strafare: se vuoi prendere una nuova buona abitudine, lavora su azioni fattibili qui e ora che, giorno dopo giorno, possano trasformarsi nel lungo periodo in vere e proprie abilità per potenziare la tua vita professionale e privata. Tieni gli occhi su questo obiettivo, domandati qual è la tua motivazione per raggiungerlo ma, per riuscirci, scrollati gli alibi di dosso e minimizza il sacrificio iniziale, altrimenti le (cattive) abitudini precedenti rischieranno di riprendere il sopravvento.

FATTI LE DOMANDE GIUSTE

  • Qual è l’abitudine che avrei sempre voluto “indossare” ma che ancora non ho nel mio “guardaroba”? 
  • In che modo questa abitudine mi può rendere una persona/professionista migliore?
  • Qual è il piccolo primo passo da fare, oggi e per tutto il prossimo mese?
  • C’è qualcosa che potrebbe impedirmi di ripetere questo piccolo passo per i prossimi 30 giorni? Se sì, come posso riprogrammarlo?

ALLENAMENTO: do it in 30 days!

30 giorni per indossare una nuova abitudine. Fissa come obiettivo una nuova abitudine, qualcosa che ti piacerebbe davvero fare regolarmente e scegli un piccolo primo passo con cui cominciare. Per esempio: se il tuo obiettivo sono 30’ di esercizio fisico al giorno, scegli di cominciare con 3’. Se vuoi abituarti a leggere un capitolo di un buon libro, parti da 5 righe. Se sei motivato a studiare 15’ di una lingua che non conosci, inizia da 3’. Se vuoi abituarti a passare il filo interdentale, inizia con un dente. Se vuoi dormire un’ora in più, anticipa di 15’. Meglio ancora: trova un innesco, un “trigger” – un’abitudine che già hai – a cui agganciare quella nuova: appena alzato, dopo colazione, dopo il caffè, dopo la barba, dopo pranzo, al rientro a casa. Ora: fallo! Subito!

Keypoint: comincia oggi stesso e ripeti il primo piccolo passo per 30 giorni, costantemente. L’80% dello sforzo è tutto qui, in questi 30 piccoli primi passi; il resto, verrà da sé!

Spread the word. Share this post!

Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *