TRASFORMAZIONE DIGITALE. ALCUNE CONSIDERAZIONI

Alla base della trasformazione digitale vi è un concetto semplice, ma fondamentale: chi non applica nuovi metodi, nuove strategie e nuove soluzioni ai problemi, è destinato a nuovi mali, perché il tempo – e con esso il suo passare – è il più grande innovatore con il quale avremo sempre a che fare. Ogni giorno.

trasformazione digitale

Per cambiare la nostra mentalità (o mindset come piace dire ai filo-anglofoni) è necessario affrontare alcuni passaggi, affinché la trasformazione digitale e tutto ciò che ne consegue, non sia un’ansia, ma un’opportunità. Non è così scontato adeguarsi alla tecnologia, alla rivoluzione digitale e ai continui mutamenti socio-culturali che il fenomeno della trasformazione digitale comporta e continuerà a comportare. Persone, imprese, pubbliche amministrazioni e organizzazioni di ogni tipo che vogliano affrontare il cambiamento, o meglio il costante mutamento, che la rivoluzione economica e tecnologica ci impone, devono necessariamente affrontare tre azioni fondamentali:

  • Agire velocemente
  • Pensare in virtù della crescita
  • Affrontare il rischio

Agire velocemente

Adattare il nostro modo di pensare e quello delle imprese (da quella più piccola alla grande multinazionale) al nuovo paradigma digital ha sempre un risvolto distruttivo, che porta a ridisegnare valori fondanti delle imprese e delle persone. Il tempo della massimizzazione dei profitti, è finita, ora l’attenzione è rivolta sempre di più al cliente, al consumatore. Troppa attenzione al profitto e alla conservazione del proprio vantaggio competitivo nei confronti dei competitor.

Ma il digitale ci mette di fronte ad un nuovissimo e maledetto paradigma: “Cara azienda non sei sola“. E questo naturalmente vale anche per i professionisti di ogni tipo. Ora ciò che più conta è dare risposte, immediate, veloci. Esserci. L’utente/cliente deve vivere un’esperienza gratificante e non frustrante. Se ti chiamo voglio che mi rispondi, se ti scrivo voglio delle risposte, se acquisto voglio un post-vendita impeccabile, altrimenti? Altrimenti vado da un altro…e adesso si può. 

Pensare in virtù della crescita

Il secondo tassativo passaggio è pensare in maniera esponenziale. Per abitudine e cultura, aziende e professionisti sono spesso portate a focalizzare i propri sforzi (e interessi) nel migliorarsi di continuo giocando però in terreni noti, la classica comfort-zone, limitando la crescita, che è resta così incrementale

La differenza chiave fra questi due modi di pensare sta nell’effetto rete: la possibilità di un’organizzazione di scalare non linearmente rispetto alle proprie risorse e disponibilità che, in qualche modo, vengono amplificate dall’ecosistema esterno. È fondamentale pensare in maniera esponenziale e per riuscirci bisogna connettere persone, aziende, organizzazioni e risorse tra loro, creando veri e propri ecosistemi.

crescita

Affrontare il rischio

L’imperativo, fin dalla notte dei tempi, è essere propensi al rischio, non incoscienti, ma nemmeno essere pronti solamente a quei piccoli cambiamenti che non impattano davvero, ma che ci tengono “tranquilli”. E’ importante agire su strategia, produzione, distribuzione, relazione. Il contesto oggi è in continuo mutamento e la quantità di informazioni di cui disponiamo è infinitamente grande e non del tutto analizzabile, ma contiene tutte le informazioni sufficienti per consentire di fare la scelta giusta…o quella meno sbagliata. In un certo senso il rischio diventa qualcosa di predicibile e la gestione del rischio una scienza quasi esatta o, quantomeno, mitigabile nel tempo.

La propensione al rischio si può quindi descrivere come la capacità, dopo un’attenta analisi, di identificare il contesto e prevedere quanto probabilmente succederà, indirizzando le forze in gioco – economiche e di tempo – nella direzione giusta, creando le competenze necessarie a ottenere gli obiettivi. Il passaggio di mentalità qui richiesto è di natura analitica e decisionale: definire uno scenario con adeguata accuratezza, studiare i problemi e le opportunità che ci sono al suo interno, capire come evolverà la situazione e scegliere la direzione prima degli altri.

Keypoint: Ripetere ciò che abbiamo sempre fatto è, per ora, la garanzia dell’insuccesso.

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