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LA PIRAMIDE DI NEKOMA – NORD DAKOTA

Siamo a Nekoma, e in un campo dietro ad una recinzione sorge un tronco di piramide alto 24 m, dall’aspetto sinistro e misterioso. Questa inquietante struttura grigia, e il gruppo di torri di scarico che c’è di fianco, sembrano un monumento o un pezzo di scultura egizia finito per errore in mezzo alle Grandi Pianure americane. In realtà sono ciò che resta di un complesso antimissilistico costruito durante la guerra fredda. 

Nakoma
Nakoma

Costruito al costo di sei miliardi di dollari a Nekoma, nel Nord Dakota, il sito era un enorme complesso di silos missilistici, un gigantesco sistema radar a forma di piramide e dozzine di silos di lancio per missili terra-aria dotati di testate termonucleari. Comprendeva un sito PAR “radar backscatter“, progettato per seguire i missili lanciati dalla Russia, che avrebbe abbattuto sul Canada. 

Si tratta del complesso di difesa Stanley R. Mickelsen, come era noto all’epoca, e, come detto, fu costruito per alloggiare missili anti-balistici in grado di intercettare eventuali razzi sovietici in avvicinamento. Il radar all’interno della piramide mozzata scrutava il cielo mentre 100 missili sotterranei erano pronti per essere lanciati contro un eventuale attacco russo che, nemmeno a dirlo, non si è mai presentato 

Costruiti con costi da capogiro, il complesso ebbe però vita molto breve: divenne operativo il 1° ottobre 1975…un giorno prima che il congresso votasse la fine del Programma di difesa e la dismissione del sito di Nekoma. Infatti, a causa delle sue spese e delle preoccupazioni sia per la sua efficacia che per il pericolo di detonare testate nucleari difensive su territorio amico, il programma è stato chiuso avendo avuto operativo il complesso, meno di 3 giorni!

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I suoi enormi tunnel furono allagati. Oggi è un guscio militare-industriale in mezzo al nulla, o nelle parole di uno scrittore, “un monumento alla paura e all’ignoranza dell’uomo“.

Per una bella galleria di foto e un racconto approfondito vi consiglio di visitare il sito ghostsofnorthdakota.com e leggere l’articolo dedicato proprio al complesso di Nekoma.

Buon viaggio!

 

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