in a sentimental mood

#247. LA MUSICA COME TERAPIA DI VITA (in a sentimental mood)

La leggenda vuole che “In a sentimental mood“, uno dei brani jazz – e della musica tutta – più amati della storia, sia nato per sedare un litigio tra due persone. Erano gli anni dell’america dei gangster, del nemico pubblico numero uno, del new deal di Franklin D. Roosevelt, del post depressione; gli Stati Uniti si stavano nuovamente rinforzando e la musica jazz cominciava ad avere una diffusione su larga scala grazie alla radio che era il veicolo d’informazione per eccellenza. 

Al tempo trentaseienne, Duke Ellington compose questo brano per placare gli animi di due persone che stavano discutendo. “Avevamo danzato in un magazzino di tabacco e, dopo, un mio amico, dirigente della North Carolina Mutual Insurance Company, diede una festa per noi. Stavo suonando il pianoforte quando un altro nostro amico ebbe dei problemi con due ragazze. Per rappacificarli, composi questa canzone là per là, con una ragazza su ciascun lato del pianoforte“. 

Non ci è dato sapere se questa storia sia vera oppure no, fatto sta che il brano, di una dolcezza disarmante è uno delle composizioni che, a mio avviso, può davvero placare l’inquietudine che, ahimè, ognuno di noi porta nel cuore almeno una volta al giorno. Per ognuno c’è un brano diverso, c’è una composizione “giusta”, quella che riesce a rimettere in ordine, almeno per un attimo, il nostro universo. Non sono un chitarrista jazz e, forse, nemmeno posso considerarmi un chitarrista, ma ho voluto omaggiare (e omaggiarmi) con questo personale arrangiamento, semplice, pacato, a tratti insicuro, ma sincero. 

E’ stato registrato in presa diretta, non sono state fatte correzioni o “aggiustamenti” alla registrazione, è volutamente così, buona la prima…o quasi. 🙂  Keypoint: il mio augurio è che possiate godere del suono della vostra anima. 

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