In una di queste ormai quotidiane pillole, abbiamo già parlato dell’importanza della scrittura e di quanto sia d’aiuto appuntare su di un taccuino tutto ciò che ci viene in mente. Qui trovi uno dei tanti articoli a riguardo.
Credo, a questo punto, che sia importante estendere questa pratica ad altri scenari e non solo a quello della scrittura su di un taccuino.
Appuntarsi idee significa creare bozze, più o meno dettagliate, di un progetto, di un’idea. Anche se crediamo di non essere creativi e rifuggiamo le forme d’arte come la peste, dovremmo sforzarci di superare questo blocco e provarci.
L’ostacolo non è la nostra presunta (o vera) mancanza di capacità, ma la volontà e il tempo. E’ importante considerare che creare qualcosa, in modo creativo, dovrebbe essere un gesto da portare con noi, quotidianamente.
SPICCIOLA A CHI!?
Se lavoriamo come amministrativi in un ufficio e siamo negati per il disegno, dovremmo comprare colori e matite e portarli nella nostra attività giornaliera: segnare con i colori, evidenziare cercando di fare dei cerchi che man mano diventeranno sempre più precisi, schematizzare le scadenze disegnandole.
Un infermiere, magari negato per la musica, può acquistare una armonica a bocca e “comporre” una sigla personale, magari da usare in corsia per rallegrare i pazienti. Nessuno impedisce ad una donna d’affari di crearsi da sola un portapenne con la creta. Molto probabilmente non sarà una scultrice, ma l’importante è introdurre nel proprio quotidiano qualcosa creato da noi.
Questi sono solo degli esempi e non necessariamente calzanti, ma il concetto è chiaro: creare ci aprirà la mente. Usare le mani ci costringe a pensare e ad andare oltre le parole, non esistono tasti per cancellare e gli errori sono lì, chiari. Siamo a tu per tu con noi stessi e i nostri limiti.
Non importa quanto siamo negati artisticamente, dovremmo fare proprio quella cosa lì. Non dobbiamo partecipare a nessun concorso. 🙂