Il miglior modo di annientare un nemico è farselo amico.

Mentre l’Italia iniziava il suo lungo (e mai fino in fondo terminato) cammino di unificazione, in America iniziava La Guerra di secessione americana. Fu nin quell’occasione che l’allora presidente americano Abraham Lincoln pronunciò questa frase.

Abraham Lincoln è spesso citato come il più grande presidente americano di tutti i tempi. Eccelso comunicatore e negoziatore, il sedicesimo presidente degli Stati Uniti abolì la schiavitù negli Stati Uniti e fece sì che il Paese superasse il trauma della guerra civile. Aveva la capacità di creare un legame schietto con i suoi interlocutori – la gente lo chiamava “Abe l’onesto” – e il dono di persuadere gli ex rivali e coinvolgerli nel suo progetto, come fece con William H. Seward, suo avversario nella corsa per la nomina dei Repubblicani alla presidenza nel 1860, che l’anno seguente Lincoln nominò segretario di Stato. Seward divenne il più stretto alleato di Lincoln.

La capacità di conquistare gli avversari rende un leader molto speciale, ed estremamente efficace. Chi riesce a far questo dimostra di trattare l’avversario con rispetto e di prendere sul serio la posizione dell’altro. Se tu e un collega o un sottoposto siete in disaccordo su una questione, cerca di considerare il problema, non l’altra persona, come il nemico. Così facendo, diventerete alleati nel cercare una soluzione per risolvere la difficoltà. A quel punto, all’altro basterà fare un piccolo passo per venire dalla tua parte. Lincoln era famoso per il suo senso dell’umorismo, e per i leader spesso è un vantaggio avere un buon senso dell’umorismo. Certo, le battute non devono essere cattive: un leader deve ridere con gli altri, non degli altri. La cosa fondamentale è non dimenticare mai che il tuo avversario è un essere umano, esattamente come te.

E’ interessante scoprire che già 30 anni prima lo sconvolgente avvenimento della guerra di secessione, il giovane Lincoln scrisse una lettera all’insegnante del figlio che avrebbe iniziato la scuola, dove già questo concetto veniva espresso.

“Gli insegni che per ogni nemico c’è un amico. Dovrà sapere che non tutti gli uomini sono giusti, che non tutti gli uomini sono sinceri. Gli faccia però anche comprendere che per ogni farabutto c’è un eroe, che per ogni politico disonesto c’è un capo pieno di dedizione.”

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