Il faro di Rubjerg Knude  aveva un destino ormai segnato, quello di scomparire tra le sabbie delle coste danesi del Mare del Nord, nel comune di Hjørring. Ma un muratore locale fa il miracolo e, almeno per qualche decennio lo “salva”.

Rubjerg Knude

LA STORIA DEL FARO RUBJERG KNUDE

Il faro Rubjerg Knude veniva pian piano ingoiato dal paesaggio circostante. Costruito nel 1900 sul Mare del Nord, la torre alta 23 metri fino al 2019 si trovava mezza sepolta dalla sabbia per effetto dell’orosione costiera, del vento e del costante movimento delle gigantesche dune di sabbia. 

Per qualche decennio i guardiani del faro lottarono contro l’invasione della rena, piantando un cerchio protettivo di alberi e spalando costantemente la sabbia. Inutile dire che fu una battaglia persa. La sabbia ostacolò vieppiù la vista del pare e costrinse a interrompere le attività del faro nel 1968. 

La torre e gli edifici circostanti rimasero aperti come museo e attrazione turistica con un bar fino al 2002, quando le dune di sabbia minacciarono di coprire completamente l’intero complesso. Gli edifici adiacenti al faro vennero completamente coperti di sabbia ma, nonostante questo, il sito rimase una meta turistica viva e in continuo fermento, tanto da attirare ogni anno oltre 250.ooo persone. 

LA RINASCITA DEL FARO 

Gli anni passano e, ormai, il destino del faro sembra segnato. Il isto, dopo il 2002, restava aperto solo per poche settimane in estate, abitanti e istituzioni erano ormai “rassegnati” alla scomparsa di questo storico faro. Passano sedici anni e, nel 2018 il faro si trovava ad una manciata di metri dal confine con la scogliera e, dal momento che l’erosione aveva un’avanzata di 1 metro e mezzo ogni anno, fu stimata la sua scomparsa definitiva nel 2023.

Un po’ l’affetto e, non nascondiamolo, un po’ i 250.000 turisti l’anno, riescono a convincere chi di dovere a non abbandonare il faro Rubjerg Knude. Alla fine del 2018 viene deciso di spostare la struttura di circa 80 metri verso l’interno, in modo da salvarla e renderla ancora un’attrazione turistica. Nel maggio 2019 il lavoro è stato affidato ad un tecnico locale.

Il 14 agosto 2019 l’area è stata chiusa al pubblico per i preparativi dell’operazione e il 22 ottobre 2019 il faro è stato sollevato dalle sue fondamenta e spostato di circa 70 metri grazie ad un’opera ingegneristica precisa e ben organizzata.

Questo straordinario evento è stato seguito dai media di tutto il mondo e trasmesso in diretta streaming su Facebook. L’intera operazione è costata alla cittadinanza circa 700.000 mila euro, ed è stata finanziata grazie ai fondi del governo danese.

Grazie a questo incredibile progetto, si stima che il faro sarà al sicuro dall’erosione almeno fino al 2060. Staremo a vedere…intanto una grande opera è stata salvata grazie all’ingegno e alla costanza dell’essere umano. 

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