#90. QUALCHE REGOLA

Mi sono posto come si pone il fisico alla ricerca di una formula unica che possa raccogliere insieme, in modo elegante e inconfutabile, tutte le forze che regolano il nostro universo. Una legge unica che spieghi per sempre come è fatto il creato. La regola delle regole. La prima cosa che mi è venuta in mente è stata la Nutella. Troppo facile. Vabbè non sono un fisico. Però ci sono le REGOLE a mettere tutto a posto

Il primo diario che cominciai a tenere non fu per la scuola. Non scrivevo sul mio diario scolastico i pensieri, le prese in giro, i primi amori. No. Io avevo il diario del mal di testa. Annamo bene! “Ma come il diario del mal di testa!?” Eh sì, mal di testa. Dalla tenera età di otto anni soffro di una simpatica cefalea detta spastica che mi allieta le giornate da ormai trentanni con cadenza più o meno regolare. Come dici? Se ho fatto qualche approfondimento? Ho più dossier io sul mio mal di testa che l’FBI sugli omini verdi dell’Area 51! Credo che ci siano medici che continuano a credere che sia la crescita…e quanto devo crescere!? Saranno le scie chimiche, o sarà questo governo, qualunque esso sia, tanto non va mai bene. Ma ho seguito, per avere risposte confuse, il protocollo, le regole.

Stime autorevoli (chissà chi decide che certe fonti sono autorevoli e altre no) dicono che gli affetti da mal di testa di vario genere in Italia siano più di nove milioni! “Wow! Ma siamo veramente tantissimi, grazie di cuore!”. Ma le stesse fonti autorevoli spergiurano che un italiano su due soffre di mal di testa. Ops…ma noi non siamo diciotto milioni…credo. Infatti stime altrettanto autorevoli affermano che in l’Italia è abitata da oltre sessanta milioni di abitanti e che il dodici per cento della popolazione totale è afflitta da questa invalidante patologia. Dunque, il dodici per cento di “oltre” sessanta milioni, fa “oltre” sette milioni e duecento mila. Quindi, per farla breve, abbiamo stime più che autorevoli che a fatica riescono a sincronizzare i loro dati. Però ci sono le REGOLE. E da quelle non puoi sfuggire.

Il web, le librerie, i guru, sono pieni di elenchi, di vademecum, di decaloghi, di REGOLE enumerate che, in qualche modo, ci risolvono la vita. “Le 7 regole dello stare bene”, “i dieci motivi per cui non hai successo” (e come minchia fai a saperlo?), “i 9 segreti del marketing”, “5 modi per farlo impazzire a letto”, “scopri in 3 mosse se è la tua donna ideale”, “le 11 cose che ti permetteranno di cosare senza puffare”…potrei andare avanti per sempre. Regole, regole, regole. Leggi su leggi, certezze, metodi. Le regole vanno tirate, ricordate?

Facendo un conto approssimativo, sommando tutti gli elenchi motivazionali sui quali ho sbattuto il grugno, sono arrivato a 9783 tra regole, regolette e assiomi ampiamente confutabili, tra l’altro. Altro che i 5 modi per migliorare te stesso e gli altri. Se vuoi puoi…SE PUOI VUOI! Altro che. Devi potercela fare per volerlo fare. Andiamo controcorrente una volta tanto, dicendo che la volontà è basilare, ma non è sempre e solo quello che ci permetterà di arrivare alla nostra meta. Per quanto siano importanti e, a volte, azzeccate, tutte queste regole sono nulla se hai una sfig…(non posso dire parolacce altrimenti Facebook mi ferma le sponsorizzate da 1 euro) sfortuna bella indefessa.

Keypoint: realizza il tuo business con le 10 strategie per fare tuoi i 9 pilastri degli 8 miliardari che usano le 7 stelle della sacra scuola di hokuto in 6 semplici mosse per eliminare in soli 5 giorni i 4 errori che i 3 porcellini avevano ingenuamente commesso per ben 2 volte, che mio padre comprò! 🙂 

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