#77. PARLARE CON NOI STESSI

Fino a un po’ di tempo fa, quando mi capitava di parlare tra me e me, utilizzavo spesso l’avverbio “non“. Iniziavo molte delle frasi con una negazione…ora cerco di non farlo più. Di parlare tra me e me? No…di “negarmi”. 

Ci capita spesso di fare pensieri del tipo “Non voglio più fare una certa cosa” o “Non devo più comportarmi così“, e in questo modo non facciamo altro che allontanarci sempre di più dall’obbiettivo. Questo perché il nostro inconscio non computa il vocabolo “non”. Se diciamo “non voglio più essere malato“, non stiamo suggerendo al nostro corpo e alla nostra mente l’idea di salute o le strategie per essere in salute. Il nostro inconscio registrerà solamente la parola malato.


Accettati come sei in questo momento; una persona imperfetta, mutevole, in crescita e rispettabile.


Se diciamo a qualcuno di pensare a qualsiasi cosa, tranne che ad una scimmia, il nostro interlocutore non farà altro che pensare ad una scimmia così come noi abbiamo registrato malato. Sarebbbe più opportuno dire “Ho iniziato il mio percorso di guarigione, ho finalmente un aspetto più sano”, così il pensiero, gli sforzi e, con essi, le nostra energia interiore, si concentreranno verso la salute e non verso la malattia. 

Con il tempo ho provato a focalizzare l’attenzione verso ciò che voglio raggiungere e non verso ciò che non voglio che accada. L’unico NO che mi concedo è perché no? Uno dei modi più potenti di usare affermazioni positive, del tipo “io mi amo esattamente come sono e, posso sempre migliorare” è quella di ripeterla a noi stessi, mentalmente, a voce alta, davanti allo specchio, cantando. Soprattutto al risveglio. 🙂 

Keypoint: noi siamo ciò che vogliamo essere. Ciò che più conta è rispettarsi e avere cura dei dialoghi con noi stessi.

 

 

Spread the word. Share this post!

Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *