#72. IL VINO VA BEVUTO, NON COLLEZIONATO

Ric Elias, passeggero del volo 1549 atterrato per emergenza sul fiume Hudson, ha tenuto una conferenza (il TED, Technology Entertainment Design) intitolata “Tre cose che ho imparato mentre l’aereo si schiantava”. Oggi ho deciso di condividere il suo video.

Dice di mettere da parte solo vino cattivo e di bere quello buono insieme agli amici, per essere certo di vivere solo grandi esperienze. Anche se sconosciuto ai più (ma lo sono sicuramente più io :)), è un’ottima fonte di ispirazione.

Possiamo chiamarlo “carpe diem” o semplicemente “goditi la vita perché è fottutamente breve”, ma la verità è che nessuno sa per quanto vivremo né quando sarà il nostro ultimo giorno su questa terra.E’ triste, lo so, ma così è e non possiamo sfuggire.

La biblioteca dei morti“, primo romanzo dell’autore americano Glenn Cooper, racconta con maestria la storia di un misterioso volume che riporta le date di nascita e di morte degli abitanti della Terra scritto nel 1527 e riaffiorato ai giorni nostri. Nel libro di Cooper, oltre alla tensione tipica del thriller pieno di colpi di scena, si respira molto bene quell’ansia data dall’ignoto della vita. Se siete amanti della tensione e del mistero potrebbe piacervi.

Tutti i giorni in cui stiamo bene, siamo vivi e abbiamo avuto in dono la possibilità di poterci lamentare di ogni stupidaggine (dal lunedì, al signore con il cappello che va piano davanti a noi), sono da considerare giornate stupende. Sì, è vero, è banale, ma sembra che il concetto venga dimenticato puntualmente ed è bene ricordarselo.

La prima cosa che dovremmo fare al mattino non è controllare il cellulare (quello facciamo, inutile che mi diciate di no :)), ma toccarci: viso, braccia, gambe, riprendere il contatto con noi stessi, sorridere e dire: “Cavoli, sono vivo! Questa sì che è una gran figata!”

Con questa consapevolezza, che va allenata ogni mattina, perché non fare ciò che ci piace davvero? Perché non aprire quella bottiglia di vino pregiatissima per festeggiare il fatto che anche oggi siamo vivi e, potenzialmente, realizzare ciò che volgiamo? Perché stappare una bottiglia di primo mattino potrebbe risultare un tantino eccessivo…avete ragione :). Tornando a noi, cosa ci impedisce di realizzare quel progetto a cui abbiamo sempre aspirato?

Ovviamente non mi riferisco solo alla carriera, o alla vita lavorativa, ma anche, e soprattutto, alla sfera personale. Tanti parlano di viaggi da sogno come cose irrealizzabili, senza pensare che è questione di organizzazione. Costa? Risparmia! Non hai tempo? Ti organizzi. Inutile lamentarsi e vedere altre persone che hanno il nostro stesso identico potenziale fare le cose. Non è fortuna, è impegno e voglia di vivere. Basta.

Smettiamola di fare liste che poi non depenneremo mai! Le liste vanno bene, ma solo se eliminiamo da quegli elenchi più voci possibili, altrimenti meglio non farle e vivere alla giornata. Ci divertiremmo di più. Lista = voci da cancellare.

Sognare e basta è estremamente negativo, quanto collezionare vino buono per bere quello scarso. Ogni occasione è una grande occasione; smettiamo di pensare cosa desideriamo e cerchiamo di ottenerlo!
Ne abbiamo parlato anche qui

Keypoint: forse stappare quella bottiglia che avete tenuto per un’occasione speciale è un ottimo modo di cominciare.

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