#63. ARTE E TECNOLOGIA

Arte e tecnologia possono apparire come due realtà molto distanti, nonostante nei secoli abbiano prodotto alleanze grazie ad un rapporto di profonda influenza reciproca, si tende a vedere le due aree comunque distanti.

La tecnologia può essere considerata la disciplina atta a migliorare le condizioni di vita degli esseri viventi, contribuendo al loro benessere attraverso metodologie sempre più avanzate. L’arte, invece, non si prefigge necessariamente un compito, ma può esistere semplicemente per volontà. Arte e tecnologia sembrano così essere molto distanti.

Ma la stessa etimologia di tecnologia scolpisce a chiari lettere il legame con l’arte. La parola tecnologia deriva dal greco”tékhne-logìa” che significa letteralmente “trattato sistematico su un’arte “. Viene spontaneo pensare che le due discipline sono indissolubilmente legate anche da un punto di vista logico-linguistico. 

Nei secoli l’arte ha attinto a piene mani dal mondo della tecnologia e delle scoperte scientifiche in genere, basti pensare all’influenza delle nuove scoperte dei primi del novecento sul razionalismo e le avanguardie europee. Ma ben prima, grazie a personaggi come Leonardo da Vinci, l’intreccio tra arte e tecnologia è stato vero traino per quelli che sono stati, poi, gli sviluppi che tutt’ora viviamo.


Un giorno le macchine riusciranno a risolvere tutti i problemi, ma mai nessuna di esse potrà porne uno.
(Albert Einstein)


É importante ricordare che ogni epoca ha avuto le proprie tecnologie, le proprie scoperte e le proprie “rivoluzioni”; a noi possono apparire un po’ passate, ma nel contesto nel quali sono nate hanno causato una rivoluzione straordinaria. Gli artisti – e non solo – fin dalla notte dei tempi hanno subìto il fascino delle nuove trovate tecnologiche, e non solo gli artisti delle Avanguardie. 

Basti pensare alla “scoperta” della carta e dell’inchiostro, che hanno soppiantato tavolette e rudimentali scalpelli, la creazione della tela sulla quale poter dipingere, fino alla macchina fotografica, che ha rivoluzionato il metodo di rappresentazione dello spazio. 

Credo sia doveroso, anche, soffermarsi per fare una riflessione su come le nuove (e le vecchie) tecnologie abbiano influenzato il modo di fruire, usare e promuovere l’arte. I nuovi sistemi hanno reso possibile una diffusione così rapida e su larga scala da far sì che l’arte non restasse solo un lusso d’élite, ma che potesse arrivare a tutti, diventando un fenomeno di massa.  

Grazie alla robotica e all’evoluzione tecnologica possiamo parlare di arte interattiva (interactive art), forma di espressione artistica che scruta e indaga tra le pieghe emotive che si creano tra l’opera d’arte e lo spettatore. Uno spettatore che, finalmente, assume un ruolo attivo nella contemplazione del lavoro artistico, grazie all’utilizzo delle tecnologie più innovative: dai pannelli touch screen, all’esperienza immersiva, fino alla realtà virtuale. 

Pian piano tutto questo si diffonderà – si spera – anche nelle scuole, dove più abbiamo bisogno di persone che capiscano e “interagiscano” con l’arte attraverso le tecnologia. Il contrasto che vede tradizione e innovazione esiste e, nonostante le prove di sinergia perfettamente funzionante tra le due aree, è ancora acceso. Ciò non toglie, però, che a questa battaglia dobbiamo la continua ricerca espressiva che arte e tecnologia continueranno a fare. Il legame con il passato e la tradizione resterà e non sarà le tecnologia a cancellare questa eredità, ma la direzione futura è segnata ed è, anche, digitale. 

Keypoint: grazie alla tecnologia abbiamo l’arte a portata di tutti…grazie all’arte abbiamo la tecnologia a portata di tutti. 

 

 

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