#54. GUIDO LA MENTE PER NON FARMI GUIDARE

Per portare a termine un progetto bisogna aver chiara la differenza tra disciplina e autodisciplina.

La disciplina è legata al sacrifico e richiede di conformarsi ai dettami imposti dalla società in cui ci troviamo o dalla religione. Si serve di premi e punizioni per regolare il comportamento rendendo il concetto di “controllo” un aspetto della vita restrittivo e limitante.

L’autodisciplina invece ha a che fare con la nostra più intima interiorità, e prende forma a partire dall’ispirazione, dall’orgoglio e dalla soddisfazione. Non ha nulla a che vedere con premi o punizioni. E’ un lungo ponte, che dobbiamo percorrere con costanza e determinazione, impreziosito dalla luce che cogliamo in fondo.

Irving Berlin, quello di White Christmas, si diede l’obiettivo di scrivere una canzone al giorno, ad ogni costo. I suoi brani hanno lasciato un segno indelebile nel panorama musicale del secolo scorso, segno che ci portiamo tutt’ora dietro. Sono quasi 1500 i brani che hanno raggiunto il successo, tra cui “There’s no business like show business“, “Puttin’ On The Ritz“, “Alexander’s Ragtime Band” solo per citarne alcune.

Come riuscì a produrre tanti brani di qualità? Era forse un genio? Berlin stesso, nella sua infinita modestia e umiltà, spiegava come faceva a scrivere brani tanto belli con altrettanti testi memorabili: componeva una canzone al giorno, completa di testo, strofa e ritornello. Tutti i giorni.

Molti di quei brani erano scadenti, così venivano scartati, ma proprio perché ne aveva tanti, nella sterminata produzione ce n’erano abbastanza per garantirgli il successo. Tutta la sua opera fu una questione di orgoglio personale e disciplina che lo “costrinse” a raggiungere gli standard che si era prefissato.

Keypoint: la disciplina è fondamentale, a patto che si tratti in realtà di autodisciplina. Deve venirci da dentro non da fuori.

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