#40. TROVA CIO’ CHE NON CERCHI
Più informazioni raccogliamo, più risorse avremo per generare nuove idee. E’ dura avere idee ed essere ispirati se non si ha nulla con cui esserlo: iniziando da zero si deve inventare tutto dall’inizio.
Joseph Cornell, pioniere dell’assemblaggio e del cinema sperimentale, era dotato di una curiosità insaziabile, raccoglieva e conservava enormi quantità di cose in maniera casuale: qualsiasi cosa gli sembrasse interessante attirava la sua attenzione.
Ciò che lo affascinava di più erano le cose che gli altri buttavano via. Durante le sue lunghe passeggiate per New York prendeva d’assalto strade, negozi dell’usato e mercatini delle pulci alla ricerca di qualunque oggetto destasse il suo interesse.
Le sue opere d’arte consistevano in scatole chiuse da una lastra di vetro sul davanti, in cui disponeva gli oggetti. Spostava il contenuto continuamente, cercando combinazioni adeguate e plasticamente armoniose. Poteva impiegare mesi prima di giungere ad una disposizione (a lui) congeniale.
I creativi sono curiosi, sempre attenti a ciò che è insolito. Non sono mossi – solo – dal valore economico delle cose, ma dal loro interesse intrinseco.
Leonardo da Vinci fu praticamente tutto: ingegnere, matematico, pittore, scrittore, anatomista, fisico, inventore. Come scrisse Romare Bearden “l’artista dovrebbe essere come una balena che nuota a bocca aperta e assorbe qualunque cosa finché non arriva ciò di cui ha bisogno”.
La parte complessa è quella di riuscire a separare l’immondizia da ciò che realmente ci arricchisce. Non è una questione di quantità verso l’alto o verso il basso, ma di qualità. Siamo abituati a pensare che poco è meglio, ed è un concetto che di base funziona, ma andrebbe contestualizzato con attenzione. Non dobbiamo demonizzare la quantità, dobbiamo prendere le distanze dalla mancanza di qualità.
Keypoint: Proviamo a trovare ciò che non stiamo cercando e smettiamo di cercare ciò che abbiamo già trovato.