#3. NON MOLLARE NEMMENO QUANDO SEMBRA IMPOSSIBILE

Qualunque sia l’obiettivo che ognuno di noi percepisce come importante, è necessario avere costanza e perseveranza.  

E’ un archetipo diffuso e credenza comune che essere creativi sia una specie di dono, una sorta di fortunata estrazione capitata solo a qualcuno. Un talento naturale che si può solo invidiare.

Io non credo. Credo sia una dote, certo in qualcuno più evidente, ma che tutti possono sviluppare ed acquisire. Per diventare un ottimo sportivo, uno skater capace o un buon cestista servono ore e ore di allenamento, negli anni. La creatività non è immune da questo approccio.

Spesso le idee arrivano come guizzi, come lampi improvvisi, ma poi vanno analizzate, sviluppate, raffinate. Qualche volta completamente stravolte.

I CREATIVI SONO OSTINATI.

Ray Bradbury, geniale scrittore di fantascienza e mente visionaria, si impose di scrivere un racconto a settimana. Qualsiasi cosa accadesse, qualsiasi fosse il suo livello di ispirazione. Scrivere scrivere scrivere. Era un fottuto allenamento. Circa 520 racconti dopo (quasi 10 anni), riuscì a scriverne uno abbastanza valido per essere pubblicato.

Quella “assurda” percezione che potesse esistere una forza che poi chiamerà gravità, folgorò Newton nel momento in cui la famosa mela cadde dall’albero, ma il matematico impiegò anni per elaborare una legge fisica, robusta e credibile. (…certo che questa mela è presente fin dalla notte dei tempi..)

Durante la Grande Depressione americana, Alfred Butts, all’epoca architetto disoccupato, inventò il Lexico. Il Lexico era un gioco che consisteva nel formare parole utilizzando alcune tesserine su ognuna delle quali c’era una lettera. Le aziende a cui sottopose la sua idea la stroncarono puntualmente e rovinosamente.

Ovviamente Butts non si fece abbattere e continuò imperterrito a perfezionare il suo gioco.
Aggiunse una tavola. Bocciato.
Inserì un punteggio per ogni lettera. Rifiutato.
Diminuì il numero di tessere. Bocciato di nuovo.
Assegnò un punteggio anche ai riquadri. Niente. A casa con la scatola sottobraccio.

Butts chiese consiglio all’amico James Brunot: si unirono, ragionarono, qualche piccola modifica e chiamarono quel gioco Scrabble (SCARABEO). Dopo circa 20 anni di tentativi e rifiuti drammatici, i grandi magazzini Macy’s fecero il primo importante ordine. Era il 1952. Due anni dopo avevano venduto 5 milioni di scatole!

Keypointperseverare per la propria strada e mai smettere di perfezionarsi.

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