#296. L’INCERTEZZA COME SPRONE
Sull’incertezza Zygmunt Bauman scriveva:
L’incertezza è l’habitat naturale della vita umana, sebbene la speranza di sfuggire ad essa sia il motore delle attività umane. Sfuggire all’incertezza è un ingrediente fondamentale, o almeno il tacito presupposto, di qualsiasi immagine composita della felicità. È per questo che una felicità “autentica, adeguata e totale” sembra rimanere costantemente a una certa distanza da noi: come un orizzonte che, come tutti gli orizzonti, si allontana ogni volta che cerchiamo di avvicinarci a esso.
Qualche anno prima, Erich Fromm, sosteneva che:
L’incertezza è la condizione perfetta per incitare l’uomo a scoprire le proprie possibilità
Due grandi pensatori che, in qualche modo, vedono nell’incertezza il denominatore comune per “andare avanti“, per vivere l’illusione di raggiungere la felicità e scoprire quanto distanti possiamo spingerci dalle nostre zone di comfort. L’incertezza è quella condizione sana che svolge il delicato compito di spingerci verso la scoperta e, in buona sostanza, verso il rischio. Nella vita tutto è incerto, nulla è così come sembra e, soprattutto, nulla resterà così come lo conosciamo. Tutto, noi compresi.
Molti timori nascono proprio da questa – più o meno inconscia – consapevolezza; ognuno di noi crede di avere principi saldi, tetragone posizioni su certi argomenti ma, puntualmente, siamo pronti a rinnegarle per un qualche interesse o, magari, per non ferire una persona o non risultare sgradevoli. Avere certezze impone un grado di coerenza al quale l’uomo non potrà mai ambire: siamo gli stessi che dicono ai figli di “fare i bravi” mentre scarichiamo illegalmente musica e film da internet, magari proprio per metterli sul tablet e rincoglionire i figli stessi…capite bene che la coerenza non è certo un valore assoluto. 🙂
Ma anche questi comportamenti sono, in parte, un chiaro sintomo dell’incertezza, dell’insicurezza che ci pervade in ogni gesto, e più pubblicizziamo agli altri e a noi stessi la nostra sicumera più, in verità, risultiamo incerti, spauriti, persi.
Avere dei dubbi, soprattutto su se stessi, è tutt’altro che sconveniente, se vi va potete leggere questo articolo…ne abbiamo già parlato, parecchi numeri fa.
Keypoint: Una delicata pianta va curata con molta attenzione. Necessità della giusta dose di acqua, altrimenti rischia di “affogare” o di seccarsi; le è vitale la giusta quantità di luce, troppa o troppa poca le sarebbe fatale. Infine, non può vivere se la terra dove cresce le è avversa. Così è l’incertezza.