#291. FARE OGGI QUELLO CHE POTREMMO FARE…OGGI.

Qual è il più grande mistero che ognuno di noi è destinato a vivere, senza via di scampo? “Cosa mangio questa sera?” Ah no…scusate, volevo dire il futuro! Ogni volta che pensiamo al futuro veniamo colti da un’ansia ancestrale. L’ignoto…che spavento! L’oggi lo conosco…il domani no. 

A me l’ignoto non spaventa, mi spaventa l’idiota. Quello sì. E poi sai cosa mi spaventa? Il noto, il conosciutissimo, la (solita) certezza, la cazzo di zona di comfort; ecco cosa mi spaventa. Mi fanno paura i binari sui quali far correre il solito pensiero, con le stazioni già preconfezionate, gli orari decisi e il numero di passeggeri già stabilito a monte. Quando mi capita di girare nelle città che non conosco mi terrorizza l’idea di avere una guida in mano e cercare i “luoghi di culto”. Sia chiaro, non è che non li cerchi o voglia snobbare a tutti i costi le certezze, anzi, ma ci vorrei capitare anche per caso o, per lo meno, non per una missione orientata al becero collezionismo. 

Il fatto è che a me piace godermela e, in tutta sincerità, non vorrei sentirmi in colpa per questo sentimento. Io non credo nella sofferenza come valore…lo so che nel dolore nascono forze grandiose e che siamo destinati, tutti, alla tribolazione, ma io farei tranquillamente senza, e sono certo che imparerei comunque le “lezioni della vita“. Non credo che le persone debbano soffrire a tutti i costi per capire, credo che sia giusto stare bene. Ci differenziamo dagli animali anche per questo: avremmo i mezzi e le capacità per permettere a tutti di stare bene e di vivere una vita dignitosa, ma questo non avviene. Siamo la causa dei nostri stessi mali…il che getta un velo di ragionevole dubbio sulla nostra presunta intelligenza. 

Gli animali si braccano per la sopravvivenza e si scontrano per la supremazia territoriale o famigliare, però non si fanno dispetti (e meno che non siano gatti…), non si parlano male alle spalle. Non buttano fango addosso ad un’altra specie. Sono istintivi? Certo, e non sono nemmeno “buoni”. Noi, forzandoci, ce la siamo costruita la nostra bontà, ci siamo educati…apparentemente. Ma non ci difendiamo o attacchiamo solo per istinto di sopravvivenza, ci capita di farlo deliberatamente, con intenzioni cattive. Inventiamo storie false per screditare il prossimo e questa è una cosa folle.

Se impiegassimo il poco tempo che abbiamo a fare cose che davvero ci piacciono, che ci appassionano e che, in qualche modo, possono migliorare la nostra e l’altrui vita, non avremmo mai il tempo di sguazzare nel fango, e ogni maledetto giorno lo vivremmo come un regalo. Tutto ciò che potremmo fare oggi…lo faremmo oggi.

Keypoint: se smettiamo di rimandare a domani ciò che potremmo fare oggi…smetteremo di buttare fango sul prossimo. 

  

 

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