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#204. L’ISPIRAZIONE SA ESSERE PARECCHIO BASTARDA

Spesso mi chiedo come alcuni artisti, scrittori, cuochi, fotografi, appaiano sempre con la giusta ispirazione e nel pieno delle loro facoltà espressive; ma questo non capita solamente a chi ha a che fare con attività artistiche, no! Capita anche a chi, apparentemente, non è coinvolto in progetti creativi ma riesce comunque a trovare soluzioni innovative ed efficaci. Ma come fanno? E,  soprattutto, come facciamo ad essere così anche noi che, ammettiamolo, non sempre siamo “sul pezzo”. 

Per prima cosa, molte di queste persone, NON si sforzano di essere originali e questo è uno stratagemma decisamente efficace; anche se tanti lavori non brillano di originalità, avere una produzione sconfinata, oltre ad essere un ottimo allenamento, permette di avere sempre qualcosa di cui parlare, discutere. Naturalmente qualcosa di buono devi averlo già realizzato per risultare autorevole in ciò che licenzi, ma possiamo stare certi che, così come tonfare è un attimo, anche vivere di rendita è un’attività fortemente consolidata. 

Voler essere originali a tutti i costi è un punto di partenza complesso e che, soprattutto all’inizio di ogni percorso (artistico e/o professionale), non dovremmo porci come obiettivo. Rischieremmo di creare zone fertili per future frustrazioni o abbandoni prematuri. Molte persone abbandonano perché non si sentono uniche, originali, innovative. Inoltre rischiamo di perdere di vista l’umiltà della partenza, della gavetta, dell’inizio.

L’originalità non dovrebbe essere un valore assoluto, ma un percorso che, pian piano, si fa coscienza e consapevolezza. L’obiettivo non è essere originali, ma considerarsi l’anello successivo della catena creativa, e cercare di spingersi sempre più in là. Prima si imparano le regole e poi si butta tutto all’aria.

Salvador Dalì diceva: “da chi non vuole imitare nessuno non viene fuori nulla“. Aveva ragione: tutti i grandi hanno iniziato ispirandosi ai grandi precedenti. Al loro esordio, molti artisti attingono a piene mani dalle opere altrui. Quando Marcel Duchamp ha messo i baffi alla Gioconda è stato estremamente originale perché fece qualcosa di insolito, provocatorio. Ma qualcuno aveva già realizzato la Gioconda. 🙂

La tecnica del dripping di Pollock non è venuta dal nulla: è riconducibile a Max Ernst e all’influenza che ha esercitato sui giovani artisti americani negli anni Cinquanta.

Se in campo artistico l’imitazione è una tendenza più che diffusa, in quello scientifico è praticamente un obbligo. Non vi è scoperta che non si possa ricondurre a studi precedenti. Isaac Newton contribuì in modo definitivo alla rivoluzione scientifica e al progresso della teoria eliocentrica, ma conosciamo teorie di “sole al centro di un sistema planetario” precedenti. Certo dobbiamo a Newton le leggi della gravità, ma se prima di lui non ci fossero state le intuizioni greche, probabilmente non avremmo quelle leggi.

Quindi, essere a tutti i costi originali non è un vantaggio, ma un possibile ostacolo al fluire della nostra ispirazione. Cos’altro può aiutarla? Quali altri “tecniche” se così possiamo definirle, possiamo sfruttare affinché questa bastarda si faccia viva e non ci abbandoni? E’ possibile allenare l’ispirazione? Sì, e nel modo più banale possibile: facendo

Sei un fotografo? Scatta come se non ci fosse un domani. Sei uno scrittore? Scrivi ogni fottuto giorno della tua vita. Sei un musicista? Appoggia le mani allo strumento quotidianamente. Sei un cuoco? Cucina, cucina, cucina. Ridicolo? Forse, ma così è, non ci sono strade alternative, ogni nostra passione va alimentata, sedotta, curata e allenata; il body builder non definisce ogni muscolo “credendoci”, no. Si ammazza in palestra duemila ore al giorno e fa una valanga di sacrifici…agli occhi degli altri, non certo per lui. E questo è l’unico modo per raggiungere i risultati sperati e avere stimoli continui.

Sai cosa è di grande aiuto? Leggere, ma non leggere cose che fanno parte del tuo interesse, ma qualcosa di completamente estraneo. E’ un modo molto efficace per aprire la mente e scoprire che, magari, abbiamo altri interessi oltre a quelli che ci accompagnano quotidianamente e che, con buone probabilità, saranno fonte di arricchimento per le nostre attività principali. Per me è sempre stato di grande aiuto e mi ha permesso di trovare ispirazione e spinta creativa in momenti che avrei preferito raccogliere le patate a mani nude…capisco che detta così suoni un po’ equivoca. 🙂 

Jack London una volta scrisse “non puoi aspettare l’ispirazione. Devi corrergli dietro con una mazza.” Insomma, l’ispirazione può essere la nostra più grande alleata ma anche una delle entità più stronze che si possano incontrare, come lei solo l’ansia sa metterci…l’ansia. Ma di questo parleremo in un altro articolo. 🙂 

Keypoint: inspirazione…ispirazione.

 

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