#17. EDUCARE I FIGLI…E NON SOLO LORO.

Quante cose ci sarebbero da imparare prima di fare i genitori…e comunque non impareremmo abbastanza. Nessuna scuola è in grado di formare i genitori, e nemmeno l’esperienza. L’unicità che vi è in ogni bambino rende tutto affascinante e unico. Nessun insegnamento, in realtà, si rivelerebbe davvero efficace nell’educare i figli.

I genitori che desiderano educare i figli in modo positivo, coraggioso e onesto devono sapere che è con i nostri gesti che possiamo provare ad influenzare quel percorso di crescita che avrà comunque degli “incidenti“. 

Se non lo abbiamo mai fatto, dobbiamo cambiare il modo di ragionare, prendere l’abitudine di discutere con i figli di ogni argomento, sopratutto di ciò che è davvero importante, divertimenti compresi. Parlare ai nostri figli dei misteri dell’Universo, della natura e della vita ci costringe a studiare. Le domande dei bambini sono un vero sprone per trovare risposte efficaci.

Dobbiamo insegnare a rispettare quello che ci circonda, domande incluse. Ma prima di insegnare a loro, noi per primi dobbiamo ricondurci alla bellezza: l’osservazione di una notte piena di stelle, la gioia della vita, l’esperienza in cucina, l’amore per l’arte. Impariamo noi, per primi, a vedere nell’esistenza e nella vita che esplode, cresce e muta al mutare delle stagioni, la meraviglia.

Il figlio non è un prolungamento dei genitori, ma un essere ben distinto. E’ sì continuità, ma dell’umanità e non del singolo. E “socio” della società tutta. 

“Il nuovo germoglio richiede nuova terra“, è il figlio della società e di tutta la razza umana, fratello indistinto di ogni essere vivente. Forti di questa idea, ogni genitore – ma non solo – potrà aiutare il figlio a sviluppare una mente aperta, nella quale nascerà amore e rispetto per tutto ciò che gli vive intorno.

Keypoint: educare i figli significa, in prima istanza, mettersi in discussione. Ogni giorno.