Negli ultimi tempi ho fatto qualcosa che non facevo da un poâ.
Cioè, da quasi ventâanni.
Ho ricominciato a usare la voce. Non tanto le corde vocali â quelle ci sono sempre state â ma la voglia di dire. Di dire a modo mio. Di far uscire un suono che fosse mio, anche se non perfetto, anche se non accademico, anche se⌠non da cantante.
Ne sono usciti due brani. Molto diversi tra loro.
Uno è una botta di funk-rock carica, danzereccia, âsuonataâ.
Lâaltro è una reinterpretazione intima, silenziosa, quasi sussurrata.
Non hanno lo stesso scopo. Ma vengono dallo stesso posto.
đĽ Keep on rockinâ
Un brano nato per istinto, per gioco, ma anche per sfida personale.
Volevo vedere se ero ancora capace di lasciarmi andare, di fare casino nel modo giusto.
Di suonare senza pensarci troppo, ma suonare bene. Di âdireâ qualcosa suonando tutto, e anche cantandolo.
Ecco, qui viene il punto.
đď¸ La voce.
Non cantavo da 20 anni. Ai tempi dei GZERO, con lâalbum Feel It, avevo una voce che âfunzionavaâ, che stava dentro le cose.
Poi, basta.
Per scelta?
Per insicurezza?
PerchĂŠ non mi sentivo allâaltezza?
Un poâ tutto.
La verità è che cantare espone. Ti mette a nudo. Ti fa sentire ridicolo, fragile, giudicato.
E io per anni non ho avuto nessuna voglia di starci dentro.
Ma questa volta sĂŹ.
Avevo voglia.
Avevo bisogno di sentirmi libero.
Di prendermi il lusso di non essere un cantante e di farlo comunque.
Keep on rockinâ è una botta di groove. Una one-man jam suonata strumento dopo strumento, nota dopo nota, senza pretendere niente.
Solo per il gusto di farla uscire.
E cazzo⌠ne sono felice.
đĽ Câè anche un video dove suono tutto. PerchĂŠ sĂŹ: lâho fatto tutto io.
(un)Official Video | Keep on rockin’ – Play version đ
Official Video | Keep on rockin’ – Dancer version
đ Children â Intro (Robert Miles, rivisitata)
Questo invece è lâopposto. Ă intimo, controllato, rispettoso.
Un piccolo omaggio a un brano che è stato colonna sonora di unâepoca, e anche un pezzetto della mia.
Children è una melodia che ti si incolla dentro e non se ne va.
Lâho sempre trovata pulita, elegante, malinconica senza diventare triste.
E allora ho provato a suonarne lâintro, senza voler rifare, ma semplicemente rievocare.
Non è nostalgia. à un modo per restituire. Per dire grazie a qualcosa che mi ha accompagnato.
Lâho suonata con delicatezza. Senza fretta. Senza fronzoli.
đ§ Ă breve, ma contiene piĂš silenzio che note.
Robert Miles tribute | Chiledren – intro
âď¸ Due brani, due storie. Stesso bisogno.
Alla fine, sia Keep on rockinâ che questa piccola intro mi hanno rimesso in contatto con una parte che avevo lasciato lĂŹ, in pausa.
La voce.
Il suono.
Il diritto di esprimersi, anche senza etichette. Anche senza pubblico.
Non sono un cantante. Non sto cercando dischi dâoro o fan club.
Ma se queste due cose â cosĂŹ diverse tra loro â vi arrivano, anche solo un poâ, allora hanno giĂ fatto il loro giro.
Fatemi sapere cosa (e se) vi arriva.
Anche in silenzio va bene. Grazie!