caso

#198. LA GIORNATA MONDIALE

Ogni mattina, da un po’ di tempo a questa parte, ci si alza e, con un po’ di terrore si aspetta di conoscere a cosa la giornata sarà dedicata. Già. Ogni mattina ci alziamo e scopriamo, volenti o nolenti, che sarà la giornata mondiale di qualcosa, e non importa se queste giornate mondiali non hanno alcun senso di esistere…c’è la giornata dedicata a qualche malattia, quella dedicata al bacio, all’amore, all’immigrazione, all’uguaglianza, ma c’è anche quella dedicata al cielo azzurro, alle bionde ossigenate, al pane di segale, all’Ikea e, finalmente agli emoji…sì.

Oggi martedì 17 luglio 2018, è la “giornata mondiale” dedicata alle faccine che intasano messaggi, mail, stati sui social network. Alla stessa stregua della giornata mondiale dedicata ai caduti per la guerra, abbiamo la giornata dedicata alle faccine…Possibile? Trovo quantomeno bizzarro porre sullo stesso piano qualsiasi cosa. 

Ecco uno dei problemi dei nostri giorni, abbiamo appiattito tutto: i canoni estetici hanno perso il loro senso, completamente anestetizzati dal bombardamento del mediocre. Così come il senso del bello si sta via via perdendo, anche ciò che dovrebbe risultare importante, di rilievo e per il quale dedicare – se mai ce ne fosse la necessità – una giornata (o una settimana) dedicata, è ormai alla stregua della giornata mondiale degli emoji…questo è quasi drammatico e voglio usare il quasi perché nutro ancora un’illusoria speranza nel genere umano. 

Strano, ma non riesco nemmeno ad approfondire…aspetto fiducioso un cambiamento planetario. O il famoso meteorite.

Keypoint: …buona giornata mondiale degli emoji

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